La nostra storia

Nata il 4 luglio 1923, la Banca del Fucino ha da poco festeggiato il centesimo anniversario della propria fondazione. Costituita da Giovanni e Carlo Torlonia, il suo nome è legato alle opere di bonifica e riassetto nella piana del Fucino in Abruzzo. 
Questi cento anni di storia hanno non soltanto consacrato l’istituto come la più antica banca privata di Roma, ma sono soprattutto testimoni della capacità della Banca di conservare la propria identità attraversando le profonde trasformazioni vissute dall’Italia nell’ultimo secolo. Importanti cambiamenti hanno riguardato anche il panorama bancario e finanziario della Capitale, interessato negli ultimi decenni da un intenso processo di concentrazione che ha ridotto in misura significativa il numero degli intermediari bancari romani. In questo contesto, a distanza di cento anni dalla sua fondazione, la Banca del Fucino conferma la propria caratteristica distintiva di istituto capace di mantenere il proprio profilo di banca privata indipendente profondamente radicata nel territorio di riferimento. 

Nello triennio 2018-2020 la Banca del Fucino è stata al centro di un’operazione di ricapitalizzazione e di rilancio che si è conclusa con successo nel giugno del 2020. 
A seguito di questa operazione, che ha consentito di integrare in un Gruppo unico la Banca del Fucino e Igea Banca (specializzata in cartolarizzazioni, CQS/TFS e forte di un innovativo distretto digitale), la Banca del Fucino è divenuta la Capogruppo del nuovo Gruppo Bancario Igea Banca. 

La Banca del Fucino oggi controlla Fucino Finance, intermediario finanziario specializzato nei crediti al lavoro, Fucino Green, società non finanziaria leader in Italia negli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, e Igea Digital Bank, che è stata tra le prime banche italiane specializzate in lending alle piccole e medie imprese attraverso una piattaforma digitale e alla quale è ora assegnata la nuova missione di banca del Gruppo focalizzata sulla sostenibilità e sulla transizione energetica. 

Negli ultimi anni la Banca ha ampliato il perimetro della propria attività, riuscendo a interpretare le esigenze di nuovi prodotti e servizi finanziari da parte di famiglie e imprese, ma senza mai tradire la propria vocazione originaria. Questa caratteristica è ben evidenziata dall’impegno profuso nell’utilizzo delle nuove tecnologie e nella digitalizzazione dei servizi bancari, con la finalità non di surrogare ma di rafforzare e rendere più saldo il contatto diretto con la clientela, che rappresenta il tratto distintivo delle banche di prossimità. 

Di particolare significato, infine, è l’impegno della Banca nella promozione delle attività artistiche e culturali. La Banca del Fucino ha infatti adottato un concetto ampio di sostenibilità, che ricomprende entro i parametri ESG (Environmental, Social, Governance) la cultura, intesa come l’elemento che caratterizza il nostro ambiente sociale. Questo approccio si è tradotto tra l’altro nella decisione di diventare, nel 2020, mecenate di una storica istituzione culturale quale il Teatro dell’Opera di Roma. 

La Banca del Fucino è oggi presente sul territorio con 36 sportelli e centri private, in particolare nelle tradizionali aree di elezione del Lazio, dell’Abruzzo, delle Marche e della Sicilia. Vanta inoltre una presenza significativa a Milano, a Padova e a Verona.