CONTINUA LA LENTA CRESCITA DELLA DIGITALIZZAZIONE NELLE IMPRESE ITALIANE, ANCHE IN QUELLE PICCOLE

Digitalizzazione
07-05-2024

Le aziende ad alta o molto alta intensità digitale sono state il 22,2% del totale nel 2023. A riportarlo sono gli ultimi dati raccolti da Eurostat, che misura periodicamente quanto le imprese adottino tecnologie avanzate, dal cloud all’intelligenza artificiale, e quanto sappiano utilizzare strumenti come la vendita tramite e-Commerce o i sistemi informatici. 

Per le imprese italiane il dato del 2023 rappresenta un miglioramento rispetto al “censimento” precedente, del 2021, quando a risultare più digitali erano state il 20% delle imprese. Come è facile immaginare, i risultati migliori sono stati quelli delle realtà più grandi, quelle che hanno 250 o più addetti: tra queste si è passati da una percentuale del 60,6% nel 2021 ad una del 68,2% nel 2023, esattamente alla pari con la media europea. Diverso è il discorso per le aziende medie e piccole: nel caso di quelle medie, infatti, ad avere raggiunto un livello di alta o molto alta digitalizzazione nel 2023 è il 39%, meno del 41,7% europeo ma più del 35% del 2021; per le piccole imprese, tra 10 e 49 addetti, la percentuale scende al 19,3%, ma anche in questo caso si registra un incremento, visto che nel 2021 era del 17,4%. 

Dall’indagine emerge inoltre come siano i Paesi del Nord Europa ad aver adottato maggiormente le nuove tecnologie: in Finlandia più della metà delle imprese, il 51,9%, risulta avere un grado di digitalizzazione alto o molto alto; a seguire i Paesi Bassi, con il 47,6%, e poi, con il 45,3%, Malta, dove del resto sono presenti molte aziende di servizi avanzati, attirate anche dalla favorevole legislazione fiscale. C’è poi il Belgio, che mette a segno un forte miglioramento, balzando dal 28,2% al 42,6%. In coda, con meno del 10% di imprese fortemente digitalizzate, Bulgaria e Romania

Nell’alloggio e nella ristorazione l’Italia supera la media UE

Diversi sono i fattori che possono influire sul grado di digitalizzazione delle imprese in un’economia: tra questi, come evidenziato dai dati di Eurostat, la dimensione media delle aziende, essendo quelle più grandi statisticamente più propense ad investire in innovazione tecnologica. Un ulteriore aspetto rilevante da tenere in considerazione è poi il settore in cui operano le imprese considerate. È chiaro, per esempio, che nel comparto dell’informazione e della comunicazione, che comprende anche l’ICT, la percentuale di aziende con alto grado di digitalizzazione sarà più alta che in altri settori.  In Italia, infatti, il 53,7% delle imprese di questo comparto è altamente digitalizzata, ben più della media nazionale. Il confronto con il dato europeo (64,2%) evidenzia tuttavia la presenza di un significativo gap tra aziende italiane ed europee. Un analogo distacco è riscontrabile anche nell’ambito delle attività tecniche, scientifiche e professionali e in quello del commercio, nel quale le imprese maggiormente digitalizzate in Italia sono rispettivamente il 30,6% e il 30,7%, mentre nell’Unione Europea si giunge al 34,8% e al 33,6%.

Minori sono le differenze tra Italia e Ue nel settore dell’alloggio e della ristorazione, molto importante per la nostra economia nazionale anche per via del suo stretto rapporto con il turismo: qui la percentuale delle attività fortemente digitalizzate, 22,8% (in crescita rispetto al 18,4% del 2021), è superiore alla media europea, pari al 21,1%. In Spagna, però, si arriva al 30,9%, in forte aumento rispetto al 19,1% di tre anni fa. I margini di miglioramento sono dunque anche in questo caso ampi.