Crescita in rallentamento nel Lazio, ma l'occupazione aumenta ancora

Crescita in rallentamento nel Lazio
20-11-2024

Come avvenuto nel resto d'Italia, anche l'economia del Lazio ha mostrato segni di rallentamento nella prima metà del 2024: secondo l'analisi congiunturale di Banca d'Italia, il Pil della regione è cresciuto dello 0,4% rispetto ai primi sei mesi del 2023, con un incremento in linea con quello medio nazionale, anche se le componenti che lo hanno determinato sono in parte diverse.

Sul versante dei consumi, infatti, il dato del Lazio è peggiore di quello italiano: si è verificato un calo dello 0,6%, a fronte di una stabilità a livello nazionale. La diminuzione è avvenuta nonostante un incremento del reddito disponibile del 2,3%, sostanzialmente analogo a quello registrato nel resto del Paese. Il peso esercitato dagli aumenti dei prezzi degli ultimi anni continua evidentemente a farsi sentire sull'andamento dei consumi nel Lazio in misura maggiore rispetto alla media italiana.

A compensare l'andamento negativo della componente dei consumi è stato quello positivo delle esportazioni: nei primi sei mesi del 2024 l'export regionale ha ripreso a crescere dopo la discesa del 2023, salendo del 6,7% a fronte di un leggero calo a livello nazionale e nelle altre regioni del Centro Italia. È stato in particolare il settore farmaceutico, rappresentante il 40% delle vendite all'estero del Lazio, ad aver fatto da traino, con un incremento delle esportazioni di ben il 24,1%.

Un altro contributo alla crescita è stato apportato dal turismo, i cui numeri nel 2024 sono aumentati ancora, superando in modo deciso i livelli pre-pandemici. Nei primi otto mesi dell'anno, nella Città Metropolitana di Roma le presenze sono salite del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, trainate da quelle straniere e in particolari americane, +6%. La spesa dei turisti internazionali ha visto un aumento ancora maggiore, +7,6%.

64,3%: un nuovo record per il tasso di occupazione del Lazio 
Il Lazio è anche tra le regioni italiane più interessate dagli investimenti pubblici, un altro driver della crescita di quest'anno e, con ogni probabilità, dei prossimi due. In base ai dati del Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope), nei primi 10 mesi la spesa in opere pubbliche è salita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023, spinto sia dal PNRR che dai lavori per il Giubileo. Per il futuro (almeno fino al 2026, anno conclusivo del PNRR) il ruolo di questo comparto si preannuncia in crescita, visto che il valore delle gare è quasi triplicato rispetto all'anno scorso, arrivando a 14,6 miliardi. 

Anche l'occupazione ha proseguito a salire nel corso del 2024: il numero di occupati nel primo e nel secondo trimestre è cresciuto rispettivamente dell'1,1% e dello 0,9%; il tasso di occupazione, inoltre, è giunto a metà anno al 64,3%, un livello mai raggiunto in precedenza nel Lazio. Il tasso di disoccupazione è invece sceso al 6,6%. 

Il ritmo delle assunzioni è però in rallentamento: nei primi sei mesi del 2024 ce ne sono state 475.967, cioè il 6,5% in meno rispetto alla prima parte del 2023. Il calo ha coinvolto sia le assunzioni a termine, -9,4%, che quelle a tempo indeterminato, -5%, e ha riguardato tutti i settori e le fasce di età. Tuttavia, la differenza tra assunzioni e cessazioni è rimasta largamente positiva, di 72.787 unità, la stragrande maggioranza (64.649) nei servizi privati. Inoltre, più di metà (38.772) delle nuove assunzioni ha riguardato persone con meno di 30 anni.