In Europa la banca più grande è BNP Paribas, ma nel mondo dominano quelle cinesi

In Europa la banca più grande ora è BNP Paribas
03-06-2021

Le banche italiane ed europee hanno resistito bene alla bufera della pandemia. Vi erano arrivate dopo anni di ricapitalizzazioni, con bilanci generalmente solidi e coefficienti patrimoniali ai livelli massimi. 

Fondamentali sono stati naturalmente anche i provvedimenti presi dai governi per contrastare la crisi in termini di sostegno alla liquidità.

Ora salvo imprevisti arriverà la sfida della ripresa e si farà forte la competizione per intercettare i flussi di capitali e redditi che questa dovrebbe mobilitare. In un panorama che ora vede la banca francese BNP Paribas guidare la schiera degli istituti di credito del Vecchio Continente quanto a asset posseduti. Secondo i dati di Standard & Poor’s con 2.521,43 miliardi di euro di patrimonio ha superato proprio nel 2020 l’inglese HSBC, che ne ha uno di 2.439,55 miliardi.

In entrambi i casi l’anno scorso ha visto un incremento deciso degli asset ma sono stati i francesi ad avere conquistato la prima posizione europea, distanziando oltre agli inglesi anche i connazionali di Crédit Agricole, che si conferma con 2.241,39 miliardi di euro di patrimonio la terza banca più grande d’Europa. 

In generale la Francia è il Paese con più istituti di credito tra i primi 10. Dopo BNP Paribas e Crédit Agricole vi sono Sociéte Générale e il gruppo BPCE al sesto e al settimo posto. 

Prima, come quarta banca europea, vi è la più grande banca spagnola, Banco Santander, con un patrimonio di 1.508,25 miliardi di euro, davanti all’inglese Barclays, con 1.506,24 miliardi.

A completare la schiera delle prime 10 la tedesca Deutsche Bank, all’ottavo posto, l’Italiana Intesa al nono, che nel 2020 ha superato sia la soglia dei 1.000 miliardi di asset che il gruppo Lloyd’s, inglese.

La seconda banca italiana, Unicredit, è invece al dodicesimo posto in Europa, con 931,46 miliardi di euro, e la terza, Banco BPM, al 44esimo.
 
BNP Paribas diventa però solo terza se a essere considerato è il numero dei dipendenti. Ne aveva nel 2020 193 mila, meno di Banco Santander, 194 mila, e soprattutto di HSBC, prima con 226 mila.

In questa diversa classifica l’italiana Intesa non è più nona, bensì sesta, con 105.600 addetti, dietro le francesi Crédit Agricole e Sociéte Générale, mentre Unicredit rientra tra le prime 10, in nona posizione, con 82.100 dipendenti, circa 2 mila in meno di Deutsche Bank. 

A livello mondiale il panorama cambia
Se tuttavia allarghiamo lo sguardo all’economia mondiale emergono chiarissimi i segni dei cambiamenti degli ultimi decenni. Non sono le banche europee o americane a dominare il panorama globale degli istituti di credito, bensì quelle cinesi

Con 5.107,54 miliardi di dollari di asset al primo posto vi è la Industrial & Commercial Bank of China, posseduta dallo Stato, che ha messo a segno ogni anno incrementi spettacolari del proprio patrimonio. Più che raddoppiato in meno di 10 anni, tra il 2011 e il 2020.

Ma le banche cinesi occupano anche gli altri 4 posti successivi in classifica, con la China Construction Bank, l’Agricultural Bank of China, e la Bank of China. Tutte con più di 3.500 miliardi di dollari di patrimonio e tutte possedute dallo Stato cinese direttamente o attraverso agenzie statali. 

Al quinto posto un’altra banca asiatica, la Mitsubishi UFJ. Per trovarne una europea, BNP Paribas, appunto, si deve arrivare al settimo posto, dietro la prima americana, JP Morgan. 
Se servisse un’ulteriore dimostrazione del fatto che il mondo è sempre più multipolare e l’Occidente è sempre meno centrale questi dati probabilmente toglierebbero molti dubbi.