L’81,9% degli italiani utilizza internet tutti i giorni. Una percentuale alta. Altissima, ma ancora inferiore alla media Ue, che è dell’84%. Ma il dato interessante è +9,1%: dopo il Covid l’uso della rete da parte degli italiani è cresciuto, appunto, del 9,1%. È un incremento maggiore di quello che si è registrato in altri Paesi europei, come la Francia, dove, tra il 2019 e il 2022, è stato solo del 5,2%, o la Germania, dove, anzi, vi è addirittura stato un calo dello 0,1% dei navigatori quotidiani, passati dall’85,1% all’85%. A segnare una crescita simile a quella italiana, +9,5%, è la Spagna, Paese in cui la proporzione di persone in rete tutti i giorni è arrivata all’87,1%.
Ciò significa che si sta chiudendo il gap tra Italia e il resto dell’Europa. In particolare si è completamente chiuso per una fascia di età cruciale nel nostro Paese, quella dei 55-74enni, che comprende il 26,6% degli italiani. Sono i baby-boomer, coloro che hanno i redditi maggiori e tra cui troviamo buona parte della classe dirigente, ma che sono in genere considerati un po’ più “arretrati” dal punto di vista tecnologico e digitale, sia rispetto ai più giovani che rispetto ai baby-boomers del resto d’Europa. Eppure in questa fascia di età nel 2022 la porzione di quanti navigano tutti i giorni in rete ha raggiunto e superato, seppur di pochissimo, la media Ue: 66,75% contro 66,70%. Si tratta di una percentuale che nel caso italiano è aumentata di ben il 14,4% in tre anni.
Difficile non pensare al Covid, che costringendo molti 60enni ad acquistare on line o a videochiamare, è stato un fattore di accelerazione dell’avvicinamento alla rete da parte dei baby-boomers.
La maggiore crescita nell’uso del web si riscontra tra quanti sono meno istruiti
L’aumento maggiore della proporzione di navigatori in rete si è riscontrata tra i 55-74enni con bassa istruzione, tra i quali è cresciuta dal 34,6% del 2019 al 51,3% del 2022. Anche nel loro caso è stata superata la media europea. E i più giovani? I nativi digitali vivono in rete, internet è l’irrinunciabile strumento quotidiano necessario per ogni ambito della loro vita. A navigare tutti i giorni è il 97,1% dei 16-19enni, persino più dei coetanei europei (96,7%), con pochissime differenze di genere.
Rimane, invece, un piccolo gap tra Italia e Europa nel caso dei ragazzi e delle ragazze tra i 20 e i 24 anni: ad usare il web con frequenza quotidiana è nel nostro Paese il 93,5%, mentre nella Ue in media il 96,3%. Vi è poi un dato curioso che riguarda i giovani: a differenza di quello che avviene negli altri Paesi, nel nostro i 16-24enni che hanno studiato meno navigano leggermente di più rispetto ai coetanei con titolo di studio più elevato, il 95,5% contro il 94,7%. È un divario molto limitato, ma che va controcorrente rispetto a quello riscontrabile nella Ue, dove, invece, tra quanti hanno una bassa istruzione a usare la rete è il 3,7% in meno che tra quanti ne hanno una alta.