IN ITALIA 135.400 PERSONE LAVORANO NELLO SPORT

Pista
24-08-2023

Atleti, allenatori e istruttori, manager dei centri sportivi, organizzatori di eventi, preparatori fisici impiegati dalle squadre, steward negli stadi, in tutto sono 135.400 coloro che in Italia vivono grazie allo sport.

Si tratta di una cifra forse piccola, se paragonata a quella della forza lavoro complessiva, ma che nel corso degli anni è cresciuta in modo piuttosto deciso. Basti pensare che 10 anni fa, nel 2012, gli occupati in questo settore erano meno di 100mila, due anni dopo erano diventati 120.200 e nel 2017 erano saliti oltre quota 130mila. Le cifre del 2022 sono solo di poco più basse di quelle del 2019, prima del Covid, e rappresentano comunque una crescita di più del 35% in 10 anni, un incremento che pochi altri settori del mercato del lavoro possono vantare.

In Europa è in Francia che si trova il numero maggiore di occupati in ambito sportivo, 313.300, anche se in questo caso, come in quello spagnolo, la definizione di settore sportivo è un po’ più ampia. È analoga all’Italia, invece, in Germania, dove a lavorare nel comparto sono in 238.300. In termini percentuali è nel Nord Europa che i lavori legati allo sport sono più diffusi e dove si è sviluppato un indotto maggiore: in Islanda è occupato nello sport il 2,74% dei lavoratori, in Svezia l’1,39%, in Finlandia l’1,24%, contro lo 0,59% italiano.

In fondo il settore sportivo fa parte di quell’ambito dei servizi, come il divertimento o la ristorazione, che sono tanto più sviluppati quanto più è alto il reddito dei cittadini, quanto più questi hanno risorse finanziarie da spendere nel tempo libero.

Chi lavora nel settore sportivo, il 31,7% è laureato

In questo senso l’Italia è ancora sotto rispetto alla media europea ma, come si è visto, può vantare numeri in crescita. Una crescita ancora più pronunciata è quella delle donne che lavorano in un settore una volta tradizionalmente maschile come questo. Secondo le statistiche di Eurostat del 2022 sono 62mila, un dato del 53% più alto di quello di 10 anni fa. Oggi è di genere femminile, quindi, il 45,8% degli occupati nello sport, contro il 40,5% del 2012: una percentuale più alta di quella che si ritrova nel mercato del lavoro in generale, nel quale le donne sono il 42,5%.

Anche per i laureati sembrano esservi più possibilità in questo settore che in altri, almeno in termini relativi. Hanno un titolo universitario 42.900 occupati sui 135.400 totali, ovvero il 31,7%, mentre mediamente in Italia è “dottore” solo il 24,4% di chi ha un impiego. Probabilmente questo ha molto a che fare con il fatto che si tratta di un comparto che occupa molti giovani, quel segmento della popolazione che ha studiato più a lungo. Gli under 30, infatti, sono il 32,3%, una proporzione molto più alta di quella che si ritrova nel nostro mercato del lavoro, notoriamente molto anziano, in cui ad avere tra i 15 e i 29 anni è solo il 13,6%.