La bilancia commerciale turistica italiana è in avanzo di 21,2 miliardi

La bilancia commerciale turistica italiana è in avanzo di 21,2 miliardi
23-07-2025

C'è un'industria che sembra poter dormire sonni tranquilli. È in larga parte al riparo dalle minacce di dazi da parte di Donald Trump e, soprattutto, continua ad aggiornare i propri record di entrate. È quella che vende servizi turistici agli stranieri che visitano l'Italia, e che presente un saldo commerciale estremamente positivo.

Secondo Banca d'Italia nel 2024 l'industria turistica ha toccato un record di 21,2 miliardi di euro di entrate, che corrispondono all'1% del Pil, un dato superiore a quello del 2022 e del 2023 (0,9%) e pari a quello del 2019, che già rappresentava un picco nello scorso decennio. Anche se si escludesse dai conti l'inflazione, si avrebbe un aumento del 9,2% del saldo tra entrate e uscite tra 2019 e 2024 e del 57,5% tra 2014 e 2024. Questi dati eccellenti sono il frutto del fatto che non solo gli stranieri in visita in Italia sono aumentati ma hanno anche speso di più, certamente più di quanto abbiano fatto gli italiani andati in vacanza all'estero.
  
Vediamo i numeri: l'anno scorso gli stranieri che hanno visitato l'Italia sono stati 88,6 milioni, dei quali 57,8 milioni pernottanti, il 3,4% in più rispetto al 2023. Quelle 88,6 milioni di persone hanno speso in Italia il 4,9% in più rispetto al 2023, cioè 54,2 miliardi di euro.
 
Il numero di notti trascorse pro capite, però, è diminuito da 4,5 a 4,3. Non si tratta tuttavia di una notizia di per sé negativa, anzi, significa che la spesa media giornaliera di ogni turista straniero pernottante è salita a 135,6 euro, il 5,9% in più rispetto al 2023. I turisti che scelgono l'Italia come meta per le proprie vacanze, quindi, sono mediamente sempre più facoltosi, o quantomeno accettano di spendere di più rispetto agli anni passati per trascorrere del tempo nel nostro Paese.

Viaggiano più italiani, ma cercando di spendere il meno possibile
I più spendaccioni sono gli americani, seguiti dagli australiani: sborsano rispettivamente 191,1 e 174 euro al giorno, mentre i turisti dell'area euro spendono “solo” 127,3 euro. Tra gli europei i tedeschi si piazzano primi con 135,7 euro al giorno (+11% rispetto al 2023) seguiti dai francesi, 129,5 (come nel 2023) e gli spagnoli, 103,1 (+13,5%).

E sono proprio gli europei, spagnoli in testa, ad aver trainato l'incremento degli incassi: a fronte di una stabilità del loro numero di pernottanti, 31,7 milioni, la loro spesa complessiva è salita del 7% e rappresenta ormai il 45,2% della spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia. 

Per quanto riguarda gli italiani che vanno all'estero si è verificato il fenomeno inverso. A fronte di un aumento significativo dei turisti in partenza (+11,5% nel 2024), la spesa complessiva è cresciuta solo del 4,6%, anche perché si è ridotta la durata del viaggio, da 8,8 a 8,2 giorni. Ogni giorno trascorso all'estero agli italiani è costato solo lo 0,5% in più rispetto al 2023, 111,2 euro, con addirittura un calo nel caso di chi è andato in Asia e nell'area euro. Insomma, la nostra bilancia commerciale turistica è sempre più positiva anche perché, al contrario di quanto fanno gli stranieri in visita nel nostro Paese, noi stiamo cercando di viaggiare al risparmio.