Sono molte le particolarità che riguardano le banconote.
Ad esempio, secondo il Guinness Book of World Records, la banconota più grande è quella filippina di 100.000 piso, emessa nel 1998 in occasione del centenario dell’indipendenza dello Stato. Misura 21,6 per 35.56 centimetri e ne sono stati stampati solo mille pezzi in edizione limitata offerti a collezionisti.
Invece, in base al Guiness dei primati, la banconota più piccola della storia è quella rumena da 10 bani, stampata nel 1917.
Misura 27,5 x 38 millimetri, è di colore verde-arancio e ritrae la figura del re Ferdinando I e lo stemma del Paese.
Il motivo è collegato al periodo di crisi della Prima guerra mondiale e all’urgenza di emettere una banconota con misure e valori molto ridotti.
Il Guinness dei primati annovera anche il taglio da 1/3 di pfennig della città tedesca di Passau, la quale nel 1920 stampò un biglietto di 18 per 18,5 millimetri, una sorta di francobollo. Un altro record è costituito dalla banconota più costosa al mondo: la casa d’aste Heritage ha venduto un biglietto da 1.000 dollari del 1890 per 3.290.000 dollari. La banconota, firmata dagli statunitensi W.S. Rosecrans e E.H. Nebeker, è conosciuta come “big watermelon” (“grande cocomero”), perché gli zeri sul retro ricordano proprio quel frutto.