L'importanza della produttività e della tecnologia nel gap economico tra Usa ed Europa

L'importanza della produttività e della tecnologia nel gap economico tra Usa ed Europa
30-04-2025

L'economia americana cresce più di quella europea e di quella italiana. Questo lo sappiamo. Ma a che cosa è dovuto questo gap? Secondo la Banca d'Italia il fattore principale è la maggiore produttività del lavoro negli Usa.

Tra il 2019 e il 2023 il Pil degli Stati Uniti è aumentato del 9% e il prodotto per ora lavorato (la misura della produttività) del 6,7%, contribuendo molto più di ogni altro fattore alla crescita dell'economia. Il valore aggiunto dell'Area Euro nello stesso periodo è invece salito solo del 4,6%, trainato dall'aumento dell'occupazione, che ha contato per un +3,6%, mentre l'incremento della produttività è stato solo del 2%. Tradotto: la quantità di beni e servizi e il loro valore sono cresciuti soprattutto perché ci sono stati più lavoratori a produrli, non tanto perché questi sono stati più efficienti a parità di numero e di ore lavorate per lavoratore. Queste ultime, tra l'altro, nell'Area Euro sono diminuite, contribuendo in negativo per l'1% all'indice che misura l'andamento del Pil.

L'Italia ha visto una crescita del Pil superiore a quella dell'Area Euro, pari al 5,7%, soprattutto grazie agli stimoli fiscali legati alla ripresa dall'emergenza Covid., Anche in questo caso, a contribuire più della produttività sono stati l'occupazione e le ore lavorate.

Secondo la Banca d'Italia la produttività Usa non consiste, come in passato, in uno spostamento di capitali e lavoratori da un settore all'altro, da uno meno a uno più produttivo, ma si tratta di miglioramenti di efficienza che avvengono all'interno dei singoli comparti economici. In testa c'è quello dell'Ict, che negli Usa ha visto uno spettacolare aumento della produttività tra il 2019 e il 2023, di ben il 6,5% annuo, mentre in Italia e nell'Area Euro solo dell'1% e dell'1,5%.

Il ritardo italiano rispetto ai vicini europei, però, si è quasi annullato
È soprattutto il ruolo del settore dell'Ict, quindi, che spiega perché in questo periodo la produttività annua sia salita mediamente dell'1,9% negli Usa, mentre solo dello 0,6% nell'Area Euro e dello 0,5% in Italia. È però da sottolineare anche quanto il dato italiano sia stato quasi pari a quello europeo: un netto cambiamento rispetto a quanto avveniva lo scorso decennio, quando, tra 2013 e 2019, la produttività italiana era cresciuta dello 0,2% all'anno, solo un quinto di quella tedesca, +1%. Tra 2019 e 2023, invece, tra i due Paesi, così come tra Italia e Area Euro, la differenza è stata solo di un decimale. Nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche, anzi, la produttività italiana è salita dell'1,8%, più della media dell'1,4% dell'Eurozona.

Il ruolo della tecnologia, soprattutto informatica, emerge anche quando si vanno a considerare i fattori determinanti della produttività. Gli economisti distinguono infatti tra l'intensità di capitale, cioè il rapporto tra investimenti in macchinari e le ore lavorate, e la Total Factor Productivity, Tfp, che spiega gli aumenti di produttività che non dipendono da strumenti fisici, ma, per esempio, da una maggiore efficienza organizzativa e soprattutto dall'applicazione della tecnologia. Ebbene, è la Tfp a guidare gli aumenti di produttività e a spiegare i due terzi del gap tra gli Usa e l'Area Euro. Inoltre, in Italia la Tfp è mediamente salita dello 0,7% all'anno sia tra il 2013 e il 2019 che tra il 2019 e il 2023, mentre in Germania è passata da un + 0,7% a un +0,2% all'anno. Paghiamo anche, tra i vari fattori in gioco, la scarsità di investimenti, con quelli in macchinari che sono saliti meno dell'occupazione, al contrario di quanto avvenuto altrove.