Mai così tante presenze turistiche in Italia, valgono il 10,8% del Pil

Mai così tante presenze turistiche in Italia, valgono il 10,8% del Pil
25-03-2025

Secondo gli ultimi dati Istat le presenze di turisti in Italia nel 2024 hanno toccato un nuovo record: i pernottamenti hanno raggiunto i 458,4 milioni, il 2,5% in più rispetto ai 447,2 milioni del 2023. Come era nelle attese sono stati gli stranieri a rendere possibile questo risultato: le loro presenze sono salite del 6,8%, mentre quelle degli italiani sono diminuite del 2,2%. Come avviene dal 2017, i pernottamenti dei nostri connazionali sono stati meno di quelli di chi è venuto dall'Europa e dal resto del mondo, e la forbice si sta allargando: nel 2024 le presenze di stranieri hanno superato quelle degli italiani di 41,8 milioni

Tra i dati più significativi c'è anche la forte discrepanza tra l'andamento dei pernottamenti e quello dei singoli arrivi, che nel 2024 sono stati in calo del 3,3%. Significa che, anche se i turisti sono meno, si trattengono per più notti negli alberghi e nelle strutture extra-alberghiere italiane. Questo contrasto tra i due dati è stato evidentissimo soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno, che ha visto un boom di presenze, +11,1%, a fronte di un aumento solo dell'1,2% degli arrivi. Ottobre e novembre, in particolare, con una crescita dei pernottamenti rispettivamente del 15% e del 13,8%, hanno contribuito a salvare l'anno del turismo italiano, dopo una performance scialba dell'estate (+0,9% le presenze tra giugno e agosto).

Cambiano quindi le abitudini dei consumatori, sia italiani che stranieri, che sembrano ora distribuire maggiormente le proprie vacanze lungo tutto l'anno, trascorrendo nel complesso più tempo di prima nel luogo di villeggiatura.
  
Nel 2034 il 15,7% dell'occupazione dipenderà dal turismo
In Europa solo la Spagna fa meglio dell'Italia per numero di pernottamenti turistici: 501,1 milioni. Ma quello che è da sottolineare è che nel 2024 abbiamo superato la Francia, che ha perso attrattività, registrando un calo dello 0,8% delle presenze, soprattutto a causa di un incremento molto limitato di turisti stranieri. Tra i colossi europei del settore, inoltre, il nostro Paese è quello che ha visto il maggiore aumento delle presenze estere, che sono cresciute in Italia del 6,8%, mentre in Spagna del 6,2%, in Grecia del 3,7%, in Francia dell'1,2% e in Croazia solo dello 0,8%. È un dato particolarmente positivo poiché le presenze di stranieri, in particolare quelli provenienti dai Paesi extraeuropei, sono il futuro del turismo, vista la crisi demografica che limita fisiologicamente i pernottamenti dei residenti.
 
Secondo Banca d'Italia la spesa dei turisti stranieri nel 2024 è stata di 54,3 miliardi di euro, il 5,1% in più rispetto al 2023, con un incremento molto più sostanzioso della media nel caso degli asiatici, +17,6%, dei canadesi, +27,2%, degli spagnoli, +23,4%. Visto che gli italiani che viaggiano all'estero hanno speso circa 33,4 miliardi, il turismo è uno dei settori in cui vantiamo un saldo commerciale positivo, di 21 miliardi.

Nel complesso, considerando la spesa diretta dei turisti e tutto l'indotto che genera, per Enit (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) il settore vale il 10,8% del Pil nazionale e il 13% di tutta l'occupazione. Il suo ruolo, però, è destinato a crescere: secondo le previsioni di Enit per il 2034 il turismo genererà il 12,6% del prodotto interno lordo e occuperà il 15,7% dei lavoratori.