MENO ITALIANI E STRANIERI LASCIANO IL NOSTRO PAESE

Passaporto italiano
15-02-2023

L’emorragia di capitale umano verso l’estero sembra frenare. Negli ultimi due anni si è registrata una diminuzione del numero di italiani che sono emigrati verso altri Paesi: erano stati rispettivamente 122.020 e 120.950 nel 2019 e 2020 e sono scesi a 94.921 nel 2021 e a 80.651 nei primi 10 mesi del 2022. Sono i dati dell’ultimo report di Istat sui movimenti dei nostri connazionali e degli stranieri. In base a questi numeri con tutta probabilità neanche l’anno scorso gli espatri di persone con cittadinanza italiana hanno raggiunto i 100mila.

Il dato è significativo perché il decennio precedente era stato caratterizzato, invece, da un aumento continuo che aveva portato gli emigranti a crescere di circa 54mila unità in 7 anni, passando tra il 2012 e il 2019 da 67.998 a 122.020. Chiaramente tali statistiche non riescono a intercettare tutti i trasferimenti, ma solo quelli che vengono registrati presso le anagrafi, ma la tendenza sembra chiara. Secondo i ricercatori del nostro Istituto di Statistica ha certamente avuto un impatto il Covid, che ha rallentato i movimenti degli italiani nel 2020 e in parte spiega i numeri del 2021, ma la pandemia non basta a giustificare tutto il calo.

L’incertezza e l’instabilità economica generale giocano un ruolo fondamentale, assieme alla Brexit, che ha provocato una riduzione dell’emigrazione verso il Regno Unito che resta la destinazione preferita degli italiani: 15.090 espatri nel 2021. Segue la Germania, con 11.280 e la Francia, con 7.860.

Risalgono gli arrivi di stranieri

Ad andarsene sono anche diversi stranieri. Pure nel loro caso si è scorta negli ultimi 10 anni una tendenza all’aumento del numero di trasferimenti, che però è proseguita anche immediatamente dopo il Covid, quando si è toccato un record. Sono state infatti 64.093 le persone con passaporto estero che hanno preso la via di altri Paesi nel 2021, compensando il calo del 2020 (38.934 espatri, circa 18mila in meno rispetto al 2019).

Anche in questo caso, tuttavia, i numeri più recenti mostrano un decremento. Nel 2022 gli immigrati che se sono andati sono stati solo 30.184 tra gennaio e ottobre. Anche se il resto dell’anno avesse visto lo stesso trend non si sarebbe arrivati a 37mila complessivamente.  

In compenso assistiamo a una ripresa degli ingressi dall’estero. Sempre nei primi 10 mesi nel 2022 sono arrivati in ben 273.829, più che nel 2019, 2020 e 2021. Se i dati parziali fossero confermati per novembre e dicembre, saremmo di fronte a un altro record: con poco meno di 330mila arrivi, verrebbero superati i numeri di tutti i 10 anni precedenti.

Da dove arrivano? L’Istat presenta le statistiche relative alla nazionalità di provenienza nel 2020 e 2021 e da questo versante non sembrano esserci molte novità. In testa, con 53.141 ingressi in due anni, vi sono gli ingressi dalla Romania, seguiti da quelli dall’Albania, con 40.502, e poi da quelli dal Marocco, 28.976 e dal Regno Unito, 26.175. Questi numeri si riferiscono a persone che erano residenti in questi Paesi e si sono poi trasferite nel nostro, non necessariamente a cittadini di quegli Stati. Dalla Gran Bretagna sono arrivati, per esempio, molti non britannici nonché, contati a parte, anche i numerosi italiani che sono tornati a casa.