NEL LAZIO L'OCCUPAZIONE CRESCE PIÙ DELLA MEDIA NAZIONALE

Area sacra largo argentino
23-11-2023

La seconda regione d’Italia in termini di popolazione sembra cavarsela economicamente un po’ meglio della media, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione. A metà del 2023 la percentuale di abitanti del Lazio con un lavoro ha toccato un record, il 64,1%, ed è cresciuta del 2,5% in un anno, mentre in Italia l’incremento è stato inferiore, dell’1,1%, dal 60,5% al 61,6%. Anche il confronto con il periodo pre-Covid è lusinghiero: il tasso di occupazione è salito del 3,2% rispetto a fine 2019, a livello nazionale l’aumento è stato del 2,4%.

Il dato è significativo perché il mercato del lavoro laziale, molto focalizzato sul commercio, sul turismo, sulla ristorazione e l’ospitalità, aveva sofferto più di altri la crisi collegata alla pandemia, con una riduzione dei lavoratori, nel 2020, superiore a quella che si era vista altrove. Il tasso di disoccupazione nell’estate 2020 era salito infatti all’11,7%, un dato superiore alla media nazionale. In tre anni è sceso al 6,9%, una percentuale questa volta inferiore a quella italiana complessiva del 7,5%.

La ripresa è stata trainata proprio dal settore turistico: secondo Banca d’Italia tra gennaio e agosto 2023 le presenze di turisti italiani nella Città metropolitana di Roma sono aumentate del 49% rispetto allo stesso periodo del 2022: +5% rispetto ai primi otto mesi del 2019. Sono stati recuperati i livelli pre-pandemici anche nel caso degli stranieri, che ovviamente avevano disertato la Capitale più degli italiani durante l’emergenza Covid.

Anche l’andamento del fatturato è migliore che nelle altre regioni

Altri dati positivi, soprattutto se confrontati con quelli che caratterizzano le altre regioni, riguardano i ricavi delle imprese. Nel Lazio nei primi nove mesi del 2023 la differenza tra quante hanno registrato un aumento del fatturato e quante sono state interessate da un calo è stata del 25% nel caso dell’industria, mentre in Italia mediamente è stata del 18,2%. Per i prossimi sei mesi si prevede che la dinamica rimanga simile a quella del periodo gennaio-settembre, quindi sempre migliore della media nazionale.

Il Lazio però ha un’economia incentrata molto di più sui servizi, come si è detto. Anche in questo ambito i numeri sono più lusinghieri di quelli italiani: Il saldo tra imprese con incrementi e con cali dei ricavi è stato del 34% nella regione, contro un dato leggermente inferiore al 30% in Italia. Merito, naturalmente, del settore turistico.

È sulle esportazioni che invece il Lazio registra dati più negativi: nel primo semestre del 2023 sono scese del 9,4% rispetto agli stessi mesi del 2022. In Italia nel complesso si è registrato invece un aumento del 4,2% e nel Centro del 5,3%. I numeri laziali sono dovuti principalmente alla riduzione delle vendite all’estero di prodotti dei settori della chimica e della farmaceutica, quelli nei quali l’industria laziale è specializzata. Da soli essi costituiscono infatti circa metà delle esportazioni della regione. La crescita del Lazio in futuro dipenderà molto dalla ripresa di questi comparti.