Se il sistema monetario instaurato da Carlo Magno poteva funzionare in un’economia molto ridotta, la realtà del XIII secolo portò alla creazione di una nuova valuta d’argento, il “grosso”, che doveva agevolare scambi sempre più intensi.
A Venezia, sotto il doge Enrico Dandolo (1192-1205), nasce il grosso matapan.
Contemporaneamente, i grossi vengono battuti anche a Genova, a Pisa, a Siena, tutte città che avevano ormai una propria identità e autonomia.
Tutto ciò portò alla necessità di coniare anche un’autorevole e stabile moneta d’oro.
Il primo ad avvertire questa necessità fu l’imperatore Federico II della casa di Svevia, il quale nel 1231 realizzò il bellissimo “augustale” d’oro che, assieme al “fiorino” di Firenze (1252), al “genovino” di Genova e al “ducato” di Venezia (1284), diede nuovo vigore all’economia.
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