PNRR, Missione 3: Infrastrutture e transizione ecologica

PNRR, Missione 3: Infrastrutture e transizione ecologica
19-10-2021

La Missione 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è denominata “Infrastrutture per una mobilità sostenibile" e rappresenta un asse importante che si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema infrastrutturale italiano, rendendolo adatto a rispondere alla sfida della decarbonizzazione indicata dall’Unione Europea con le strategie relative allo European Green Deal e di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Il sistema attuale delle infrastrutture del trasporto in Italia è caratterizzato da carenze che limitano il potenziale di crescita e la competitività del Paese. Tutto ciò rappresenta un ostacolo alla convergenza economica e sociale, determina livelli di qualità dei servizi di trasporto divergenti sul territorio, limita le possibilità di movimento delle persone, con il rischio di lasciare isolate le comunità.
Al di là del gap infrastrutturale accumulato negli ultimi 15 anni, la crisi socioeconomica derivante dalla pandemia tende ad esacerbare questa tendenza.

Le componenti per questa Missione sono due:

1.    Sviluppo della rete ferroviaria italiana

L’obiettivo principale è quello di potenziare il trasporto ferroviario di passeggeri e merci, aumentando la capacità e la connettività della ferrovia e migliorando la qualità del servizio, anche attraverso il rafforzamento dei collegamenti transfrontalieri.

2.    Digitalizzazione della logistica

Una parte del fondo per la Missione è finalizzata a migliorare la sicurezza e l’affidabilità della rete (in particolare ponti e viadotti), utilizzando le soluzioni fornite dall’innovazione tecnologica per la logistica integrata. Ulteriori interventi hanno la finalità di migliorare la competitività, capacità e sostenibilità ambientale dei porti italiani. Nel Pnrr è stato inserito il piano accelerato di implementazione dell’European Rail Traffic Management System. L’Ertms è il sistema di controllo elettronico della marcia del treno che ottimizza la capacità delle linee esistenti, garantisce una maggiore puntualità dei convogli. Inoltre, l’Ertms è collegato alle centrali di stazione (Acc) per la supervisione della circolazione nei nodi ad alta densità.

Questi investimenti sono coerenti con quanto previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) secondo il quale “Per i trasporti si attribuisce rilievo prioritario alle politiche per il contenimento del fabbisogno di mobilità e all’incremento della mobilità collettiva, in particolare su rotaia, compreso lo spostamento del trasporto merci da gomma a ferro”.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a tal proposito, prevede un budget pari a 25,40 mld di euro, corrispondente al 13,26% dell’importo totale del PNRR.

Questi investimenti, inoltre, hanno anche la finalità di colmare il divario tra Nord e Sud e tra le aree urbane e aree interne e rurali del Paese, in modo da favorire la coesione sociale e uniformare la qualità dei servizi di trasporto su tutto il territorio nazionale.

Questo articolo fa parte di una serie di approfondimenti relativi al PNRR. Ad oggi sono usciti gli articoli seguenti:
IL PNRR: COSA È E A COSA SERVE?
PNRR, MISSIONE 1: DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA E TURISMO 
PNRR, MISSIONE 2: RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA