La Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguarda la Salute, la quale riveste, ora più che mai, un valore universale per la sua natura di bene pubblico fondamentale e per la rilevanza macroeconomica dei servizi sanitari nazionali.
L’emergenza Covid-19 ha reso ancora più evidenti gli effetti drammatici dei tagli di un decennio all’assistenza e ai fondi, stimati fino a 37 miliardi in meno, e della mancata riforma delle cure sul territorio.
Infatti, assistiamo a significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, soprattutto in merito all’assistenza e alla prevenzione, ad un’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali, tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni.
Inoltre, la pandemia ha evidenziato l’importanza di poter contare su tecnologie, competenze e processi digitali, professionali e manageriali.
Il PNRR si pone l’obiettivo di affrontare in modo sinergico tutti questi aspetti, con la finalità di trasformare questa situazione difficile in un’occasione per cercare di risolvere le criticità che attanagliano la sanità italiana da anni.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a tal proposito, prevede un budget di 15,63 mld di euro, corrispondente all’8,16% del totale del PNRR.
La Missione 6 consta di due componenti:
Rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale attraverso interventi finalizzati a potenziare le strutture e i presidi per la sanità territoriale (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti, dare un maggiore impulso all'assistenza domiciliare, allo sviluppo della telemedicina e ad una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari.
In particolare, la Casa della Comunità sarà una struttura fisica in cui dovrà operare un’équipe multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e assistenti sociali.
Tra i servizi inclusi è previsto il PUA, punto unico di accesso per le valutazioni multidimensionali e i servizi a tutela della donna, del bambino e dei nuclei familiari, con particolare attenzione alle persone anziane e fragili.
Tra gli investimenti è prevista l’attivazione dell’Ospedale di Comunità, una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.
Innovazione e digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale con misure volte allo sviluppo di una sanità pubblica che valorizzi gli investimenti nel sistema salute in termini di risorse umane, digitali, strutturali, strumentali e tecnologici, al rafforzamento della ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario, al potenziamento della struttura tecnologica e digitale del SSN, con l’obiettivo di migliorare la qualità e tempestività delle cure e di garantire una maggiore capacità di analisi dei dati nel totale rispetto della sicurezza e della tutela delle informazioni.
Altri investimenti principali riguardano l’acquisto di 3.133 nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico (TAC, risonanze magnetiche, angiografi, Gamma Camera, Gamma Camera/TAC, Mammografi, Ecotomografi, Acceleratori Lineari, Sistema Radiologico Fisso), il potenziamento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, il consolidamento della separazione dei percorsi all’interno del pronto soccorso e l’incremento del numero di mezzi per i trasporti secondari.
L’investimento relativo al rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica prevede il completamento, l’omogeneità, la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) su tutto il territorio nazionale da parte degli assistiti e degli operatori sanitari e un migliore monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi.
Importanti risorse sono destinate anche alla ricerca scientifica e al trasferimento di competenze, tecnologie e capitale umano all’interno del SSN.
Tra gli investimenti previsti vi è la valorizzazione e il potenziamento della ricerca biomedica in Italia, rafforzando la capacità di risposta dei centri di eccellenza presenti in Italia nel campo delle patologie rare e migliorando il trasferimento tecnologico tra ricerca e imprese.
In merito ai programmi di ricerca nel settore delle malattie rare e dei tumori sono previsti due finanziamenti del valore di 0,05 miliardi ciascuno, da erogare rispettivamente entro la fine del 2023 e la fine del 2025.
Un ruolo fondamentale riveste lo sviluppo dell’aggiornamento e della formazione del personale del sistema sanitario, in linea con il progresso scientifico, i servizi di assistenza sanitaria, i bisogni della popolazione e il quadro epidemiologico.
A tal proposito, l’investimento prevede un programma di assegnazione di borse di studio ed erogazione di corsi di formazione specifici.
Questo articolo fa parte di una serie di approfondimenti relativi al PNRR. Ad oggi sono usciti gli articoli seguenti:
IL PNRR: COSA È E A COSA SERVE?
PNRR, MISSIONE 1: DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA E TURISMO
PNRR, MISSIONE 2: RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
PNRR, MISSIONE 3: INFRASTRUTTURE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
PNRR, MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA
PNRR, MISSIONE 5: INCLUSIONE E COESIONE
FOCUS: IL PNRR A SOSTEGNO DELLE DONNE